Che Verdiana non fosse una novellina sul palcoscenico musicale lo si capiva bene fin dalle prime esibizioni nella trasmissione “Amici”. Arriverà in finale, riscuotendo larghi consensi sia dai professori della scuola più famosa d’Italia, sia dalla giuria (Ponte-Ferilli-Argentero).
Prima di quest’esperienza, è stata a Sanremo (nel 2003 con la canzone “Chi sei non lo so”, arrivando quarta) e poi in varie trasmissioni (Nocevento, Mattina in famiglia , Cominciamo bene , La vita in diretta ). La passione per la musica la accompagna da anni.
E’ uscito ora il suo album, “Nel centro del caos”, anticipato dal singolo “Inesorabilmente”.
Verdiana si propone come cantautrice, avvalendosi di collaborazioni con autori importanti quali Brunori SAS, Ermal Meta, Niccolò Agliardi, Luca Chiaravalli, Andrea Bonomo, Mario Cianchi, Debora Vezzani, Fabio Barnaba e Chanty.
La band che l’accompagna è quella con cui si esibiva prima dell’esperienza di Amici.
Quello che mi ha colpito a primo impatto è stato il titolo dell’album “Nel centro del caos”, un riferimento importante per una ragazza di soli 26 anni.
Poi però ho capito a cosa si riferisce Verdiana: in generale lei parla della sua generazione, della mancanza di punti fermi (che potevano avere le generazioni precedenti e che la sua invece non trova), in particolare poi parla di lei, della ricerca di una sua strada e di un suo stile personale, unico.
“Al centro di questo caos che ci muove intorno e ci muove dentro, sto cercando la mia stella danzante, un qualcosa di inconsueto, di irruento come un fiume in piena, qualcosa che strabordi di umanità su cui poter costruire qualcosa lontano dall’ipocrisia e dalla fredda staticità cui ci costringe a volte la nostra epoca” queste le parole dell’artista.
Lei ha sperimentato vari generi e ha una voce che glielo consente: ha cantato jazz, blues, soul, pop , rock e ora ci propone un album tutto suo fatto di undici tracce:
- Nel centro del caos
- Inesorabilmente
- Niente di ora
- E ti porto via
- Non mi aspettare
- Disfunzione
- Broken together
- Come ogni lunedì
- Apocalisse
- Aria
- Una vita intera
Il pianoforte apre “Nel centro del caos” in cui l’artista propone da subito i temi che vuole affrontare nell’album. ”Anche se perdi il cielo, mi troverai”, nell’assenza di punti di riferimento, il sentimento vero per una persona si propone come bussola nel centro del caos.
”Ci siamo lasciati morire di noi” descrive la situazione comune a tante coppie con le debolezze, le tentazioni e gli errori che si commettono in un percorso insieme e che vengono cancellati dal “bello di noi”. La voce di Verdiana è avvolgente e struggente, perfetta in questa canzone.
Quando una storia d’amore lascia cicatrici profonde, è difficile lasciarsi andare. “Niente di ora” affronta il tema delicato del lasciarsi il passato alle spalle e iniziare una nuova vita.
Una menzione particolare merita “E ti porto via”, in cui lo strumento principale è la voce di Verdiana e, aggiungo, i suoi sentimenti più profondi descritti con tatto e sensibilità. Un brano intimista, personale in cui l’artista mette a nudo la sua anima.
Salire su un treno per lasciarsi alle spalle il passato senza rimpianti è il tema di “Non mi aspettare”, un’atmosfera dark decisa ma che sullo sfondo ha la ricerca di una nuova vita.
In “Disfunzione” Verdiana gioca con la voce e propone con forza l’importanza di rompere gli schemi e aprirsi a nuove opportunità.
Atmosfere jazz e blues aprono “Broken together”, cantata in un ottimo inglese.
“Provo a sciogliermi, lenta a muovermi” ,“Sguardi che non sanno mentire” sensazioni in musica rappresentano il tema di “Come ogni lunedì”.
Uno spaccato della nostra società, con le sue(poche) luci e le sue (tante) ombre è cantato in “Apocalisse”.
Un respiro profondo con un attacco improvviso caratterizza uno dei brani più intensi e riusciti del disco, “Aria”.
Chiude l’album “Una vita intera”, una riflessione su come il tempo passi velocemente e senza che noi ci rendiamo conto di tanti piccoli particolari che circondano la nostra vita.
Mi sono accostata a quest’album con un certo scetticismo: ho seguito la trasmissione “Amici” l’anno scorso, come seguo altri talent musicali, un po’ per deformazione professionale e molto per passione. Verdiana ha sempre cantato in modo impeccabile ma non sentivo una particolare emozione ascoltandola.
Quest’album mi ha fatto ricredere: la ragazza di Amici è cresciuta, non perdendo nulla del suo passato, anzi trasformandolo in musica e trasferendo nei testi vita vissuta, emozioni, immagini della sua realtà, senza paura e senza false inibizioni. Inoltre lo sguardo che l’artista pone sulla nostra realtà è acuto e profondo per una giovane donna. La voce è calda, matura e alcuni virtuosismi che lei esegue con naturalezza farebbero venire i brividi anche ad interpreti più mature.
Credo che Verdiana abbia ancora molto da dire e spero che lo faccia presto con un nuovo lavoro, intenso come questo.
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