Un thriller che prende visibilmente spunto da Il cacciatore di Michael Cimino.
Come troppo spesso capita nelle traduzioni di titoli di film le distribuzioni italiane puntano più sull’assenza di cacofonia e sull’effetto evocativo della frase che sul reale significato che il titolo originale ha nel rispetto della storia che la pellicola racconta. Un esempio emblematico è sicuramente quello di Ethernal Sunshine of the Spotless Mind che nel Belpaese è stato presentato, semplicemente, come Se mi lasci ti cancello frase rassicurante per tutti coloro che volevano ritrovarsi davanti a una commediola romantica come tante ma al contempo titolo del tutto fuorviante rispetto al complesso dramma romantico che la pellicola di Michel Gondry effettivamente è.
La stessa operazione commerciale è stata fatta per Out of the Furnace il nuovo lavoro dell’atto-regista Scott Cooper il quale, dopo il successo sottolineato dalla vittoria di due premi Oscar di Crazy Heart dove le ambientazioni erano quelle dell’America del Sud, ha deciso di spostarsi e di descrivere la vita e le contraddizioni della Pennsylvania contemporanea in un film che sembra, a suo modo, essere un omaggio a quel capolavoro che è Il cacciatore di Michael Cimino lungometraggio che viene anche citato in una scena.
Out of the fournace, dopo un passaggio al Festival del Cinema di Roma numero 8, è finalmente arrivato nelle sale con il titolo Il fuoco della vendetta (è la seconda volta che viene usata questa intitolazione che è stata data anche a Man on Fire film di Tony Scott del 2004).
Vero è che la traduzione letteraria “Al di fuori della fornace” poco era consona alla musicalità dell’italico linguaggio ma d’altra parte il suo significato letterale è indissolubilmente legato alle vite e all’ambiente che il film Cooper mette in scena con eloquente maestria.
È infatti intorno alla fornace dell’originale titolo che in quell’America che vive ancora la bipolarità sociale di chi eredita il duro lavoro nelle fabbriche, in questo caso d’acciaio, del padre e chi cerca di sfuggire al destino andandosene altrove.
In questo stato delle cose si muovono i fratelli Baze il primo, interpretato da Christian Bale, che spreca la sua esistenza e il suo futuro in un lavoro succhia vita in acciaieria e accudisce il padre estremamente malato, e l’altro, che ha il volto di Casey Affleck, che è un soldato volontario in Iraq impossibilitato a superare un grosso trauma le cui ferita lo portano ad essere coinvolto in giro di una brutale organizzazione criminale che organizza lotte clandestine.
La sparizione del minore dei due fratelli Baze mette in moto un thriller in cui Russel (Bale) sembra essere una sorta di Cristo e il suo cammino per ritrovare Rodney (Affleck) una sorta di Via Crucis. Con questo lungometraggio, ben confezionato grazie anche alla complicità non solo degli interpreti principali ma anche di secondari grandi nomi e grandi performance di Woody Harrelson, Willem Dafoe, Sam Shepard e Forrest Whitaker, Cooper dà una buona prova di regia ma non riesce, nonostante tutto sembri a favore, a dare abbastanza anima alla storia che alla fine sembra essere un compito ben svolto al quale non si può dare più del 6 politico.
Scheda film
Titolo: Il fuoco della vendetta (Out of the Furnace)
Regia: Scott Cooper
Cast: Christian Bale, Zoe Saldana, Woody Harrelson, Willem Dafoe, Casey Affleck, Forest Whitaker, Sam Shepard, Dendrie Taylor, Tom Bower, Aaron Toney, Carl Clemons
Genere: Drammatico
Durata: 110′
Produzione: Appian Way, Energy Entertainment, Red Granite Pictures, Relativity Media
Distribuzione: Indie Pictures
Nazione: USA, Regno Unito
Uscita: 27/08/2014
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