All’inizio fu Mike Mignola, leggendario fumettista americano che nel 1994 diede vita ad Hellboy, detto The Red, sostanzialmente un demone antieroe con pelle rossa e occhi gialli, sboccato, amante di sigari, birra e gatti. Evocato dai nazisti durante un rituale di magia nera al fine di distruggere il mondo, Hellboy sceglierà un destino diverso, grazie al padre umano adottivo che se ne prende cura e lo educa alle armi per proteggere la terra da creature infernali e mostri.
Dal fumetto sono nati diversi film che hanno tutti girato attorno ai temi della diversità – ben pochi amano l’aspetto terribile di Hellboy, che non accetta la sua natura arrivando a strapparsi le corna luciferine in un gesto di castrazione che è anche tentativo di farsi amare, accettare e “civilizzare” – ma soprattutto del libero arbitrio. Di questo parlò Guillelmo del Toro nei primi due film, del 2004 e del 2008, affascinanti fantasy dark e visionari, interpretati magistralmente dalla faccia granitica di Ron Perlman.
Ma ecco la nuova versione cinematografica: Hellboy, diretto da Neil Marshall, mestierante di tutto rispetto di cui è impossibile non citare l’horror licantropesco e splatter “Dog Soldiers”e poco dopo “The Descent”, nel quale due ragazze si ritrovano intrappolate nelle viscere del sottosuolo, dove si nascondono mostri sanguinari. Ecco la differenza sostanziale fra i film di Guillelmo del Toro e questo di Marshall, e cioè il genere. Se le precedenti versioni erano fantasy raffinati e di atmosfera, Hellboy è un vero e proprio horror, di quelli che non risparmiano nulla allo stomaco dello spettatore, un baraccone pirotenico pieno di effetti speciali mirati più a sorprendere, disgustare e divertire che a rendere le notti insonni.
Il nuovo protagonista, David Harbour, pluricandidato a premi per le sue interpretazioni sia cinematografiche che teatrali, non fa rimpiangere il suo predecessore. Detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense), Hellboy viene chiamato in Inghilterra per contribuire a combattere tre giganti. Le cose andranno molto diversamente rispetto a come se le aspettava e il nostro antieroe, sempre vagamente depresso, dovrà affrontare anche la potentissima strega Nimue, la Regina di Sangue, inutilmente smembrata in passato, che ha tutta l’intenzione di ricomporsi e tornare sulla terra per gridare vendetta.
Trattandosi della splendida Milla Jovovich, cercherà anche di sedurre Hellboy, esortandolo a prendere le parti di coloro che più gli sono simili e ricordandogli lo scopo per cui è nato. Ma il nostro scopo è essere quel che la nascita e le origini ci dicono che siamo oppure possiamo scegliere un destino diverso? Hellboy, barcamenandosi tra i moniti del severo padre (Ian McShane) e una miriade di creature bavose e ripugnanti, dovrà prendere una decisione. Non sarà tanto l’amore carnale a muoverlo, quanto quello vagamente genitoriale e protettivo verso una giovane medium (Sasha Lane), della quale dovrà prendersi cura e che lo aiuterà a sua volta. Sul carrozzone di Hellboy salgono tutti, nessuno escluso: vampiri, streghe, giganti e persino Re Artù. Il suo creatore, Mike Mignola, presentissimo come produttore esecutivo del film, ritiene che questo ultimo Hellboy sia molto più fedele allo spirito realistico e alle immagini del suo fumetto originale.
Insomma, Hellboy è un onesto videogiocone divertente, lungo quasi due ore e trenta minuti, per gli amanti del genere horror splatter. Raffinati e nostalgici cultori del fantasy – o della trama – potrebbero storcere il naso.
DATA USCITA: 11 aprile 2019
GENERE: Azione, Avventura, Fantasy, Fantascienza
ANNO: 2019
REGIA: Neil Marshall
SCENEGGIATURA: Andrew Cosby, Christopher Golden, Mike Mignola
FOTOGRAFIA: Lorenzo Senatore
MONTAGGIO: Martin Bernfeld
ATTORI: David Harbour, Milla Jovovich, Ian McShane, Daniel Dae Kim
PAESE: USA
DURATA: 120 Min
DISTRIBUZIONE: M2 Pictures
Lascia un commento