Amori che non sanno stare al mondo
Regia: Francesca Comencini; Italia, 2017.
Interpreti: Lucia Mascino, Thomas Trabacchi, Carlotta Natoli, Iaia Forte, Valentina Bellè
Ore 23,10 Rai Movie, Canale 24; durata: 92’
Tra le opere più auto-ironiche di Francesca Comencini, è un racconto a tratti irresistibile della sua protagonista, una Lucia Mascino che offre vitalità a Claudia, quarantenne devastata per la fine della relazione con l’uomo che ama. Nervosa, eccessiva ed eternamente protagonista, Claudia è un’insegnante universitaria il cui mondo emotivo ci viene introdotto molto bene in una sequenza d’apertura, quando rivede il suo ex collega e compagno Flavio, che le ha voltato le spalle appena un momento prima del matrimonio. In quella sequenza scalpitante, emerge il temperamento di una persona arrabbiata che ha scelto di non perdere la propria indipendenza, per resistere a quello che sembra il destino di ogni donna, di dover manifestare comunque e troppo spesso devozione al proprio uomo. Francesca Comencini, con Mi piace lavorare, ci aveva introdotti al mondo emotivo di una donna accerchiata da un universo aziendale impietoso e pronto a fare a meno di lei. In Amori che non stanno stare al mondo, la regista ritorna su una figura femminile osservata internamente, affrontando il bisogno di raccontare l’amore evitando la razionalizzazione, quella che incardina e non spiega davvero i sentimenti. Lucia Mascino porta questa ricerca di verità con il suo corpo e la sua presenza generosamente in bilico e a disagio dinanzi ad ogni situazione. Se il destino di Flavio si incrocia con quello Giorgia, una ragazza molto più giovane di lui, quello di Claudia trova sulla sua strada Nina, una studentessa. E il film della Comencini si butta a capofitto in questa malattia d’amore, dove Claudia si mette coraggiosamente in gioco.
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