Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva
un corvo portava la sua anima nella terra dei morti.
A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose
che l’anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte,
il corvo riportava indietro l’anima perché rimettesse le cose a posto.
La storia già si conosce molto bene, essendo l’ultima apparizione del grande Brandon Lee, figlio del mitico Bruce Lee. E anche se è una pellicola già nota, e vista da molti, vogliamo lo stesso fornirvi un riassunto di questo capolavoro firmato Alex Proyas.
Detroit, 30 ottobre. Sembra una data qualunque, dato che il giorno seguente rappresenterà una festa nata durante il periodo celtico, e associata a riti demoniaci, ma che poi negli anni è arrivata ai giorni nostri attraverso la tradizione cristiana. In particolare, prima di arrivare nel nostro Paese, mette inizialmente le sue radici negli Stati Uniti d’America prendendo il nome di Halloween (nome originario: All Hallow’s Eve), sino ad arrivare anche in Italia, ma che da diversi anni ha significato e una tradizione diversi, avendo tra l’altro da sempre il nome di Ognissanti, momento in cui si va al cimitero a trovare, e ricordare, i propri cari che non ci sono più.
Giusto per fare una piccola, e leggera, distinzione, in America vi è l’usanza di intagliare le zucche, riempirle di candele per illuminarle, travestirsi da diavoletti e bussare per le case pronunciando la frase “dolcetto o scherzetto?”, mentre in Italia (in particolare al Sud) è solito far trovare ai figli dei piccoli doni sopra il comodino. Ma in questo caso, il 30 ottobre non sarà un “giorno prefestivo”, ma sarà ricordato come una tragica notte, quella che precederà l’arrivo della cosiddetta “Notte del diavolo”, dato che quello che racconteremo succederà proprio in questa oscura, e tenebrosa, giornata del calendario.
Basato sull’omonimo fumetto di James O’Barr, Il Corvo racconta la storia di una coppia follemente innamorata. Sono due giovani che si amano, che stanno pianificando il loro futuro insieme, avevano in progetto di incoronare la loro unione attraverso il matrimonio, ma, proprio quel giorno, e quella sera, qualcuno distrugge i loro piani e le loro vite, perché quattro loschi individui, T-Bird, Skank, Funboy e Tin Tin, che lavorano per un certo Top Dollar, molto probabilmente sotto l’effetto di alcolici e sostanze stupefacenti, irrompono dentro il loro nido d’amore, cominciando a fare casino e prendendosela, per primo, con la ragazza, stuprandola e riducendola in fin di vita, e per secondo tengono in piedi il suo fidanzato sparandogli alle spalle e buttandolo giù da diversi piani di altezza. Il sergente Darryl Albrecht viene chiamato per presentarsi su una scena del crimine, dove è stato commesso un brutale assassinio di due giovani vite: Eric Draven, un musicista rock, e la sua fidanzata, Shelly Webster, i due protagonisti principali di questa cruenta vicenda.
Purtroppo Eric muore sul colpo, date le varie ferite mortali e i colpi di pistola subiti, e mentre Shelly viene portata in ospedale in ambulanza, Albrecht incontra una ragazza, Sarah, che dice di essere una loro amica di vecchia data perché la coppia si prendeva cura di lei e le volevano molto bene, informandola del fatto che purtroppo Shelly non si trova in buone condizioni.
Un anno è giá trascorso. E la cinepresa si sofferma su un’immagine molto suggestiva del film, vale a dire, un misterioso corvo che, durante una giornata uggiosa e piovosa, si posa sulla tomba di Eric e comincia a picchiettare sulla lapide dopo che Sarah è andata a trovare i suoi amici al cimitero. Trascorrono alcuni giorni, ed Eric si risveglia ed esce dalla sua tomba. Nel frattempo, la banda di balordi che ha provocato la morte di Eric e della sua amata Shelly, guidata da T-Bird, sta appiccando incendi e creando disordini. Ritornato al suo vecchio appartamento, dove tutto avvenne l’anno precedente, Eric si siede di fronte allo specchio toccando vari oggetti posti sopra il comò i quali gli riportano alla mente vari flashback di gioiosi, ma anche brutti, momenti. Ma una volta messi in stand-by i ricordi, prepara la sua vendetta, guidato dal corvo, uccidendo tutti i colpevoli del suo omicidio e della sua anima gemella. Come primo obiettivo, prende di mira Tin Tin: lo uccide pugnalandolo, con le sue stesse armi, in tutti i principali organi vitali in ordine alfabetico; dopo di che, si reca al banco dei pegni di Gideon, dove lo stesso Tin Tin gli ha portato l’anello di Shelly, e lo costringe a restituirglielo. Finito il primo lavoro, il corvo individua la sua seconda “preda”, Funboy, il quale viene trovato a casa sua drogarsi insieme alla madre tossicodipendente di Sarah, Darla, e lo uccide facendolo andare in overdose con la sua stessa roba, dopo di che si occupa di Darla, spremendole la droga dalle sue vene, facendole capire che Sarah ha bisogno che lei sia una buona madre per sua figlia, poi entrando nell’appartamento, Grange, il braccio destro di Top Dollar, il capo della banda capitanata da T-Bird, vede Eric uscire dalla finestra e sparire nel nulla. Più tardi Top Dollar, e la sua amante/sorellastra Myca, vengono a conoscenza delle azioni di Eric attraverso la testimonianza sia di Grange che di Gideon, ma uccide quest’ultimo in quanto molto scettico del suo racconto. Il terzo obiettivo sarà di fatto T-Bird, il quale viene legato alla sua stessa macchina con del nastro alla testa e le mani legate al volante, e fatto esplodere in aria.
Come ultima uccisione, toccherà a Skank, il quale, dopo aver assistito all’infuocata del suo “amico”, in preda al panico fugge e va da Top Dollar raccontandogli quello che è successo chiedendogli protezione, ma viene picchiato anche lui non creduto della sua storia, dato che il suo capo non riesce ancora a capacitarsi del fatto che sia Eric il responsabile della morte dei suoi uomini, benché Grange, il suo braccio destro, ne abbia controllato la tomba, trovandola aperta e vuota. Cosí Eric scopre dove si nasconde Skank, chiedendo a Top Dollar di lasciarglielo per poterlo uccidere e completare cosí la sua vendetta ma, davanti al suo rifiuto, lo provoca e il boss ordina ai suoi uomini di freddarlo, iniziando cosi uno scontro a fuoco. Compiuto il massacro, Eric acciuffa Skank e, dopo una breve conversazione, lo uccide gettandolo giù da una finestra, e Top Dollar, Grange e Myca fuggono in auto. Durante il tragitto, quest’ultima ragiona ad alta voce, pronunciando queste due frasi riferendosi rispettivamente ad Eric e al Corvo: “Lui ha potere, ma è un potere che gli può essere rubato con un po’ d’astuzia.” “Il corvo. Quello è il suo contatto. Il tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti.”, punto di forza di Eric, perché lo ha riportato in vita rendendolo temporaneamente immortale, e Grange le risponde con: “uccidendo il corvo, distruggeremo l’uomo.”
La vendetta sta per giungere ad un epilogo. Eric ha eliminato tutti i suoi assassini e della sua anima gemella, ma ne manca ancora uno, ovvero, il loro capo, il loro mandante. E per questo, dopo aver salutato per sempre Sarah al cimitero, si reca presso la chiesa dove, pochi istanti dopo, quest’ultima viene rapita dalla spalla destra del boss, ed Eric corre cosi in suo aiuto per salvarla. Inizia cosi un intenso scontro tra Top Dollar ed Eric, il quale, tra colpi di spade, e il riuscire a mantenere il più possibile l’equilibrio sopra il tetto durante la lotta, alla fine di tutto viene mortalmente ferito dal suo nemico, ma riesce a recuperare le ultime forze per poter completare il duello dal quale ne uscirà vincitore, e poco dopo si reca da Albrecht per ringraziarlo, perché è solo grazie ai suoi pensieri riguardo Shelly che è riuscito a salvarsi e a resistere per poter completare la sua sfida finale. Qualche istante dopo, ritorna al cimitero per poter giacere davanti alla tomba della sua amata, vedendola tra l’altro apparire davanti ai suoi occhi, come fosse un angelo che gli volesse dire “amore mio, adesso vieni da me. La tua vendetta è conclusa. Adesso potremo finalmente riposare per sempre in pace”.
E, arrivando alla fine di questa magnificenza del cinema, si sente una bellissima frase che Sarah pronuncia dopo aver lasciato per sempre il cimitero perché aveva recuperato dal corvo l’anello che Eric aveva prima regalato alla sua amata Shelly ma poi lo lascia alla ragazza come ricordo dei suoi carissimi amici defunti:
Se le persone che amiamo ci vengono portate via, perché continuino a vivere, non dobbiamo mai smettere di amarle. Le case bruciano, le persone muoiono, ma il vero amore è per sempre.
E ricordatevi. Qualunque giornata, nuvolosa o soleggiata che sia:
NON PUÓ PIOVERE PER SEMPRE…
Titolo originale: The Crow
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 1994
Genere: azione, fantastico, drammatico, sentimetnale
Regia: Alex Proyas
Cast principale: Brandon Lee (Eric Draven / Il Corvo), Sofia Shinas (Shelly Webster), Rochelle Davis (Sarah Mohr), Enrie Hudson (Agente Darryl Albrecht), Michael Wincott (Top Dollar), Bai Ling (Myca), Tony Todd (Grange), David Patrick Kelly (T-Bird), Angel David (Skank), Michael Massee (Funboy), Laurence Mason (Tin Tin), Bill Raymond (Mickey), Anna Levine (Darla Mohr), Jon Polito (Gideon)
Soggetto: James O’Barr (fumetto)
Sceneggiatura: David J. Schow, John Shirley
Produttore: Edward R. Pressman, Jeff Most
Produttore esecutivo: Robert L. Rosen, Sherman L. Baldwin
Casa di produzione: Dimension Films
Scenografia: Alex McDowell, John Marshall, Simon Murton, Marthe Pineau
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