Con l’avvicinarsi delle feste, inizia anche la presa di coscienza che questo comporterà riunirsi con i parenti che si vedono poco durante l’anno e non sempre è un’esperienza positiva e cordiale per tutti. Belle le riunioni, gli abbracci, i ricchi pranzi con le tavole imbandite e lo scambio di regali, ma la realtà spesso a tutto questo amore al profumo di zucchero, zenzero e cannella, aggiunge anche bisticci e piccole discussioni e Kathleen Farrell con La malizia del vischio è proprio così che ci racconta questa irritante riunione di famiglia.
Trovo che a Natale una persona dovrebbe sentirsi al sicuro, protetta dalle influenze esterne, buone o cattive che siano.
Ti piace davvero trascorrere il Natale con i tuoi familiari? Non parlano troppo? Non fanno troppe domande? Nella sua prima traduzione italiana, La malizia del vischio di Kathleen Farrell è un irriverente romanzo a sfondo natalizio che combina deliziose atmosfere rétro, spietate battute al vetriolo e una sfilata di personaggi in cui ogni lettore ritroverà qualcosa di sé – e del proprio Natale in famiglia. In una località sulla costa del Sussex, una famiglia si appresta a riunirsi nella dimora dell’anziana matriarca per trascorrere le festività natalizie. Fuori soffia un vento freddo, la neve comincia a cadere e la tirannica padrona di casa è pronta ad accogliere la sua ribelle nidiata. A mano a mano che arrivano gli ospiti, ognuno con il suo carico di segreti, risentimenti e drammi personali, l’atmosfera si scalda: il fuoco viene acceso, lo sherry versato, i regali incartati e gli artigli affilati. Molte sono le tensioni nascoste che strisciano silenziose per i corridoi della grande casa: la nipote Bess, che vive con la zia, asseconda tutti i suoi capricci ma in realtà fantastica di fuggire; la figlia Marion è bersagliata dalla madre per il fatto di essere una donna in carriera e sfoga la propria frustrazione sul malcapitato marito; il figlio Adrian, inadeguato sotto tutti i punti di vista, si presenta a casa della madre ubriaco e pronto a dare spettacolo; il nipote Piers, giovane ambizioso e avventato, si diverte a corteggiare la cugina Bess, del tutto incurante delle possibili conseguenze. E se inizialmente gesti, sguardi e frecciatine sono ammantati dal velo ingannevole delle buone maniere, nell’arco di tre giorni può succedere di tutto, e i membri della famiglia faranno bene a prepararsi a un finale scoppiettante.
Riflettere è una cosa che facciamo sempre, che ci piaccia o no. Quello che dovremmo fare è prenderci una pausa, se non vogliamo che le nostre menti diventino dei calderoni roventi
Natale è da sempre la festa più amata da tutti, anche da chi vuole convincerci del contrario. Per quanto ci si voglia opporre, l’atmosfera natalizia, con le sue luci calde e i profumi agrodolci che fanno da contrasto all’atmosfera fredda e buia delle lunghe notti invernali, scaldano tutti i cuori. Il triste rovescio della medaglia però è che tutta questa magia può essere facilmente guastata quando familiari carichi di rancore e frustrazione sono costretti a passare molto tempo insieme sotto lo stesso tetto e decidono quindi di scambiarsi battute taglienti invece di mordersi la lingua.
«La sera siamo felici».
«Perché siamo stanchi. Riconoscere l’infelicità è un atto di ribellione, e le persone stanche non si ribellano».
Rachel, Bess, Kate, Piers, Marion e Thomas sono una famiglia disfunzionale dove tutti vogliono parlare e lamentarsi ma nessuno si ferma ad ascoltare l’altro. Nessuno di loro saprà farsi amare dal lettore perché ognuno è egocentrico ed egoista a modo suo, ma insieme rendono il racconto davvero apprezzabile.
La malizia del vischio è la lettura perfetta per chi vuole la giusta atmosfera natalizia in versione più realistica e pungente, irriverente ma ironica, in puro stile anni Cinquanta e sicuramente diversa dal solito racconto smielato.
Autore: Kathleen Farrell
Genere: Narrativa
Anno: 2023
Pagine: 240
Casa Editrice: Fazi
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