Pellicola in concorso alla 66a edizione del Festival di Cannes, Un castello in Italia (titolo originale, Un château en Italie), vede il ritorno dietro la macchina da presa di Valeria Bruni Tedeschi. Dopo il fortunato esordio di E’ più facile per un cammello ed Attrici, la talentuosa attrice torinese ma francese di adozione si fa di nuovo una e trina, scrivendo, interpretando e dirigendo anche questo suo terzo lungometraggio.
Louise (Valeria Bruni Tedeschi) è single, ha quarantatre anni, una stabilità emotiva precaria e una carriera da attrice accantonata nel tentativo di riprendersi a tutti i costi una dimensione di donna che sembra sfuggirle di mano. Intorno a lei il mondo che conosce perde pezzi: la sua famiglia, un tempo ricca e prestigiosa, sta vivendo un lento, più o meno consapevole ma inesorabile declino finanziario, mentre le condizioni fisiche del malato fratello Ludovic, (Filippo Timi), a cui è legata da un rapporto morboso ed estremo, peggiorano di giorno in giorno.
In viaggio verso le proprietà del Castagneto, residenza d’infanzia, nel tentativo di impedire la vendita dello storico castello di famiglia, Louise incontrerà Nathan (Louis Garrel) un attore tormentato e insoddisfatto molto più giovane di lei. E’ l’inizio di una storia d’amore piena di incertezze e contraddizioni ma che le darà la forza di credere ancora nel futuro.
Ambientato tra Italia e Francia (Parigi e Castagneto Po) il film vive di una doppia anima e di una trama coerente e fluida, continuamente intenta a stemperare sul nascere ogni sintomo di eccessiva drammaticità. Emerge l’ennesima figura femminile interpretata da Valeria Bruna Tedeschi. L’ex attrice Louise, contrariamente ai luoghi comuni, può fare a meno del suo essere artista e si spoglia in maniera definitiva dal ruolo del suo passato. Quello che ne rimane è una donna un po’ svampita alla resa dei conti, il cui bisogno primordiale di vita la spinge a tirare fuori i denti.
In evidenza la vena interpretativa di Filippo Timi, capace di calarsi con naturalezza in un ruolo delicato, donando presenza emotiva al personaggio di Ludovic. Memorabile la partita di tennis giocata in solitudine contro i suoi ricordi nel campo innevato del castello di Castagneto.
Brava anche Marisa Borini, madre della regista nella finzione e nella realtà, riempie la scena e dona simpatia e leggerezza ad alcuni dei momenti più significativi della storia.
Camei di Pippo Delbono e Silvio Orlando. Opera che trasuda inevitabilmente intimità, in alcuni momenti forzatamente ironica, in altri poco magnetica, meritevole nell’ostinata ricerca di un deciso gusto agrodolce che però non riesce a trovare.
Scheda film
Titolo: Un castello in Italia (Un château en Italie)
Regia: Valeria Bruni Tedeschi
Cast: Louis Garrel, Valeria Bruni Tedeschi, Xavier Beauvois, Filippo Timi, André Wilms, Marie Riviere, Aurélia Petit, Alexandre Styker
Genere: commedia, drammatico
Durata: 104’
Produzione: Canal +, Centro National du Cinéma et de l’image Animée, SBS Productions
Distribuzione: Teodora Film
Nazione: Francia
Uscita:31/10/2013.
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