Gente chiudete bene le vostre case e mettete l’allarme perchè il ladro più ricercato d’america è arrivato al Giffoni! Nella seconda giornata del Giffoni Film Festival, l’attore statunitense Matt Bomer, conosciuto più come Neal Caffrey ladro di professione nella serie tv White Collar, ha ricevuto il premio Giffoni Awards venendo accolto con entusiasmo da una miriade di fan (specialmente ragazze) venute da tutta Italia e persino Europa solo per avere l’occasione di incontrarlo.
Il primo appuntamente per Bomer è stato alle 12 in Sala Alberto Sordi della Cittadella del Cinema per un Meet & Greet con i fan (più di mille ad aspettarlo già dalla sera prima) e quasi non ci crede. Una mare di ragazzi coloratissimi che lo accolgono con entusiasmo e la prima cosa che gli chiedono è il suo ultimo ruolo nei panni del giornalista omosessuale Felix Turner in The Normal Heart (in prima tv a settembre su Sky Cinema 1 HD), film sull’AIDS per il quale ha ricevuto il Critics’ Choice Awards 2014 come miglior attore non protagonista ed è ora candidato ai prossimi Emmy Awards:
“È stato un ruolo difficile da affrontare ed ho cercato di tirare fuori tutta la voglia di vivere del personaggio, in maniera sempre più forte via via che la sua personale situazione si faceva dura”. Un ruolo che lo ha fisicamente provato: “Mi sono preparato a lungo perché volevo che il personaggio venisse fuori così come pensato dagli autori. Più mi calavo nel personaggio più perdevo peso, immedesimandomi nelle sue difficoltà. E grazie all’affinità che si è venuta a creare con il protagonista ogni scena è venuta meglio della precedente”.
Non poteva di certo mancare anche la domanda su un suo ritorno come guest star a GLEE e se si fosse divertito nel prenderne parte.
“E’ stata una bellissima esperienza, fantastica. Il lavoro che fanno in ogni episodio è strepitoso, ballano e cantano. Certo che mi piacerebbe tornarci di nuovo”
Intanto, sono molti i progetti per la tv: proprio in questo periodo Matt sta terminando le riprese della sesta e ultima stagione di White Collar.
“Mancano appena due settimane prima della fine delle riprese! Certo che White Collar mi mancherà: ormai sul set siamo una famiglia, ma tutte le cose belle finiscono. Adoro Neal Caffrey ma sono una schiappa a dipingere! Quando dovevo fingere di dipingere facevo dei disegni che somigliavano a quelli di un bambino e tutta la troupe li appendeva in giro per il set per prendermi in giro. Aspettatevi un finale a dir poco “sconvolgente”! La serie sarà densa e risolutiva. Mi ero fatto un’idea di come dovesse finire e sono contento perché gli autori hanno accolto le mie idee. Sarà un finale sconvolgente per alcuni versi, ma credo che sia un bene essere emozionati e commossi dal finale”.
Tranchant invece sulle voci che sono circolate sul suo nome come della trasposizione cinematografica di 50 Sfumature di Grigio. A chi gli confessa di aver letto il libro pensando che fosse un ruolo perfetto per lui risponde cortesemente, ma anche piuttosto fermo:
“Onestamente non ho letto il libro, so che è stato molto dibattuto e sono lusingato che si sia pensato a me per quel ruolo, ma di fatto non so di cosa si stia parlando”
Momento di serietà quando ha parlato sul suo prossimo progetto: un documentario sulle condizioni e le discriminazioni dei gay in Russia.
“Sono assolutamente convinto che la crescita dei ruoli gay al cinema e in tv possa aiutare le persone a sentirsi meno sole, sempre che non vengano stereotipati: l’importante è che i personaggi siano scritti, pensati e interpretati bene, per farne prima di tutto degli esseri umani credibili. Come attore sento la responsabilità di rappresentare credibilmente quelle che sono ‘persone’, che hanno tra le loro tante caratteristiche quella di essere gay. Ma non è questo che le definisce come esseri umani”.
I ragazzi, alzandosi in piedi, applaudono e Bomer li saluta con un caloroso, e anche emozionato, “Be Different!”: il tema del Giffoni 2014 è perfetto per chiudere la prima parte della giornata di Matt Bomer alla Cittadella del Cinema e segna anche l’esordio dell’incontro con i giornalisti.
“Be Different? Davvero un bel tema. È una gran cosa insegnare ai ragazzi ad essere diversi. Mi viene in mente una citazione di Oscar Wilde ‘Sii te stesso perché tuttigli altri sono già occupati. Come artista il dono più grande che ho è quello di rappresentare la diversità e ci sono milioni di diversità a cui possiamo prestar voce. Questo è il mio obiettivo! Mi piace che qui a Giffoni sia enfatizzata la condivisione del valore dell’essere unici e non penalizzati dalla propria unicità”.
Unici come poteva essere Marcello Mastroianni, cui Bomer ammette di essersi ispirato nello stile anche per interpretare il personaggio di White Collar.
“Sono un grandissimo fan di Marcello Mastroianni. Quando ho visto il film “La Dolce Vita” ho pensato che fosse un attore di grandissimo talento e mi sono ispirato a lui nello stile e nell’eleganza anche interpretando il personaggio di White Collar
Unica anche la sua impressione su Giffoni e i ragazzi delle giurie Generator, che ha poi incontrato in Sala Truffaut:
“Sono incredulo e nello stesso tempo grato per l’accoglienza: non sapevo cosa aspettarmi venendo qui, ma non pensavo di essere così popolare in Italia ed in Europa.. Mi sono davvero commosso”.
Nel futuro di Matt Bomer, afferma in sala stampa, c’è anche la produzione televisiva e cinematografica:
“Per un’artista è molto meglio essere parte attiva del processo di creazione dei lavori ai quali si vuole partecipare e non semplicemente aspettare una telefonata. E’ un’esperienza che ho già fatto negli ultimi due anni di lavorazione dedicandomi alla produzione e alla scrittura. E’ un aspetto molto importante, in cui credo e a cui continuerò certamente a dedicarmi.”
Tra i suoi progetti in cantiere, inoltre, vi è anche una possibile collaborazione sull’opera dedicata all’attore Montgomery Clift:
“L’unica cosa importante è che prima di tutto il film sia fedele alla realtà dei fatti e che rappresenti Clift per la persona straordinaria che era. Sono un suo grande fan: ho letto la sua biografia, ho guardato tutti i suoi film…quindi per me se non vedo sulla carta quello che mi aspetto non parteciperò mai al film.”
Una carriera decisamente versatile quella di Bomer: se nel suo passato di attore c’è una storia difficile come quella di The Normal Heart, nell’immediato futuro c’è il sequel di Magic Mike (“Sono entusiasta di tornare a lavorare ancora con quel cast”) e un titolo perfettamente in linea con il target di Giffoni, B.O.O. (Bureau of Otherworldly Operations), film d’animazione della DreamWork in uscita negli USA nel giugno 2015 che lo vede al fianco di Melissa McCarty nel doppiaggio.
In definitiva da questo ragazzo dagli occhi blu possiamo solo aspettarci grandi cose!
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