“La storia è fatta delle menzogne dei vincitori, ma non riusciresti ad indovinarlo dalle copertine dei libri di testo”. Lawrence Ferlinghetti.
Si conclude con questa frase eloquente il thriller a sfondo politico Lies of the victors di Christoph Hochhausler: peccato che nelle quasi 2 ore precedenti l’apparizione di questa frase, che avrebbe dovuto condensare il senso del film, si assiste a un disastro cinematografico che vanifica totalmente le intenzioni del regista di realizzare con serietà e convinzione una pellicola che trattasse il tema del lobbismo, della manipolazione mediatica e delle sue conseguenze sulla storia politica e sociale.
Fabian, giornalista dallo scoop facile, si ritrova ad indagare sulla misteriosa morte di un ex soldato suicidiatosi gettandosi nella gabbia dei leoni. Indagando a fondo grazie all’aiuto della stagista Nadja si accorgeranno dietro la misteriosa morte c’Ë un giro di tangenti e fondi neri utilizzati dall’esercito che li porteranno a sconvolgenti rivelazioni.
Rifacendosi chiaramente a un certo cinema degli anni ’70-’80, in cui si cercava di rappresentare il ruolo pervasivo e opprimente del potere che veniva affrontato da vari singoli personaggi che spesso assumevano i contorni della figura eroica dinanzi a un nemico troppo grande e potente, l’ultimo film di Hochhausler benchè animato dalle migliori intenzioni è sostanzialmente un film fatto male. A iniziare dall’introduzione di personaggi stereotipati (il protagonista tenebroso con problemi di gioco d’azzardo, la stagista bella e volitiva, il capo del giornale bastardo ma giusto), passando per una sceneggiatura piena di ingiustificati buchi narrativi e una regia terribilmente televisiva, che più volte viene da chiedersi se si sta assistendo ad un episodio di uno scialbo e irritante sceneggiato TV o soltanto ad un film realizzato male.
Nelle parole del regista si legge che il film è stato realizzato con l’intento di non raccontare tutto, lasciando in sospeso alcuni elementi per cercare di non far apparire la trama troppo ìmeccanicaî, ma alla fine dei conti al di l‡ della confezione non proprio esemplare su cui si potrebbe sorvolare se il film fosse ben raccontato, ciò che lascia perplessi in Lies of the victors è la sua mancanza di critica, di uno sguardo preciso, di una disamina che cercasse anche un minimo di rappresentare il vero ruolo del potere e la sua influenza sull’informazione e sui media, invece alla fine si assiste a un’analisi banale, riduttiva e del tutto incompleta.
Scheda film
Titolo: The lies of the victors
Regia: Christoph Hochhausler
Sceneggatura: Christoph Hochhausler
Cast: Florian David Fitz, Lilith Stangenberg
Genere: Thriller
Durata: 112′
Nazione: Germania
Uscita: 17/10/2014 (Festival Internazionale del Film di Roma)
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