Dreamcacthers Entertainment ha annunciato l’arrivo nei cinema italiani a ottobre del documentario Searching Eva, lungometraggio d’esordio di Pia Hellenthal presentato all’interno della sezione Panorama alla 69ma edizione della Berlinale, in anteprima italiana all’ultimo Biografilm Festival di Bologna e prossimamente al Milano Film Festival 2019 nella sezione The Outsiders in collaborazione con Vice Italia.
La proiezione si svolgerà il 9 ottobre alle 21:30 presso The Space Cinema Odeon alla presenza della regista, della sceneggiatrice Giorgia Malatrasi e della protagonista Eva Collé. Searching Eva sfida i limiti, i pregiudizi e i gusti del pubblico, mettendo in scena attraverso un diario visivo la vita pubblica e privata della ventenne Eva Collé, modella-artista-personaggio sui social media che incarna una sorta di progetto d’arte vivente. Eva è una, nessuna e centomila, in grado di re-inventarsi ogni volta che vuole e simbolo di una generazione fluida che si racconta attraverso i social.
Scrivendo e parlando di temi comunemente ritenuti intimi o imbarazzanti e mostrando il proprio corpo, Eva riflette su chi è veramente, facendo crollare le barriere dell’intimità ed esponendosi fino in fondo. Ma qual è il confine tra essere e la sua rappresentazione? Pia Hellenthal dipinge il ritratto dell’esistenza contemporanea, in cui il concetto di un’identità solida e immutabile è ormai passato di moda.
Il film segue le vicende di F. che abbatte il concetto di privacy, decidendo che il suo nuovo nome è Eva e pubblica il suo primo diario online. Oggi Eva, star di Internet, è una giovane ventenne, la cui esistenza oscilla tra la sua vita reale – in cui recentemente si è definita come una vagabonda anarchica e una sex worker femminista – e la sua vita virtuale – dove la sua persona viene idealizzata come un archetipo dell’autenticità. Searching Eva è la favola di una giovane donna cresciuta nell’era di Internet, che ha deciso di far diventare il racconto della sua crescita personale uno spettacolo pubblico, sfidando le convenzioni e il concetto comune di ciò che “una donna dovrebbe essere”.
Il film segue, in racconto lungo tre anni, i continui e repentini cambi di vita di Eva seguendola nei suoi spostamenti da Berlino all’Italia, in Messico e in Grecia, saltando da un luogo all’altro come se scorressimo il suo profilo Instagram. Incontriamo i suoi amanti, i nuovi figli del padre, la madre che vive ancora nella sua cameretta da adolescente nella casa dei genitori. Vediamo Eva sfilare, incontrare vecchi danarosi in lussuose camere di albergo, farsi di chetamine in una vasca da bagno, stirare i capelli della sua compagna, giocare con il gatto. Invece di seguire un racconto lineare, il film ha una narrazione circolare che insiste su alcuni temi che emergono naturalmente osservando la vita di Eva – ci si interroga sulla sessualità, sul gender, sul concetto di lavoro e sull’idea di “identità fissa”.
Searching Eva è prodotto da Corso Film- und Fernsehproduktion, da Erik Wunker e Martin Roelly; Giorgia Malatrasi e Daniela Dieterich hanno partecipato alla produzione creativa, mentre la distribuzione italiana è affidata a Dreamcatchers Entertainment, casa di produzione nata a Milano, alla sua prima avventura nella distribuzione cinematografica.
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