Mine Vaganti
Regia: Ferzan Ozpetek; Commedia; Italia, 2010
Interpreti: Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Ennio Fantastichini, Ilaria Occhini
Ore 21.10 RaiMovie Canale 24 Durata 1h 50m
Le “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek sono i personaggi di una storia ambientata nella luce della splendida Puglia e la sua meravigliosa Lecce. Vivono all’interno di una famiglia borghese, benestante, con un pastificio in attivo diretto dal padre Vincenzo dedito agli affari dell’azienda di famiglia e al mantenere le apparenze, la moglie Stefania, moglie devota e mamma amorevole ma sopraffatta dalle convenzioni sociali, la nonna che vive nel rimpianto di un amore impossibile, la zia Luciana dedita all’alcol in cui affoga la sua voglia di vivere una vita diversa, Elena che tenta di sfuggire a un destino da casalinga e poi i due fratelli Antonio e Tommaso entrambi gay e che non hanno mai parlato della propria omosessualità alla famiglia e nemmeno l’uno all’altro. Ma un giorno Tommaso, di ritorno da Roma alla casa natia, confida ad Antonio che quella sera durane la cena comunicherà alla famiglia che è fidanzato con Marco, che non si è mai laureato in economia e commercio, ma in lettere e che non ha nessuna intenzione di lavorare nell’azienda di famiglia, ma di voler fare lo scrittore. Tommaso è sicuro che davanti agli ospiti, suo padre Vincenzo lo caccerà di casa e lui sarà libero di tornarsene a Roma: questo è l’epilogo che Tommaso ha immaginato per il suo disegno. La cena ha inizio, ma Antonio precede il fratello e racconta della sua storia con un operaio del pastificio, mettendo al corrente la famiglia sulla propria omosessualità.
Cosa accadrà durante la cena? Come farà Tommaso a tornare a Roma ora che il suo progetto è stato usato dal fratello, del quale ignorava completamente le sue intenzioni, nonché la sua omosessualità?
“Mine Vaganti” è una storia coinvolgente, toccante narrata sottoforma di commedia, con il fascino artistico del cinema di Ferzan Ozpetek. Un cast abilmente diretto su un tema presente nella vita di ognuno e che Ozpetek ci restituisce con una via d’uscita: il rimpianto può essere un’abitudine, una lama costante con la quale si coabita per consuetudine alle spiegazioni che non sappiamo dare, o preferiamo non ammettere a volte a noi stessi, ma esso potrebbe non esistere se la consapevolezza del rischio di essere felici prendesse il sopravvento. Con “Sbaglia sempre per conto tuo”, il monito dell’anziana nonna al nipote, l’insegnamento d’amore nell’indicargli la possibilità di essere al comando della propria vita.
Il film ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello 2010, vincendo due statuette per i migliori interpreti non protagonisti (Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini), e il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival. Ha vinto 5 Nastri d’argento e ha ottenuto una candidatura al Premio del Pubblico Europeo e una per l’autore della colonna sonora degli European Film Awards.
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