“Ridere è una necessità e il successo di Lol (su Amazon prime) ce l’ha ricordato. Il programma è arrivato in un momento nel quale ne avevamo tutti bisogno. Era quello che avete visto, un’improvvisazione tra amici, qualcosa che ci mancava da troppo tempo“. Lo spiega Lillo ai ragazzi della sezione IMPACT! Oggi l’incontro nell’ambito di #Giffoni50Plus.
Quando Lillo è entrato in sala i giffoner gli hanno preparato uno scherzo: invece del solito applauso, lo ha accolto un silenzio assoluto. Poi un grido: “Posaman”. E il comico si è immediatamente messo in posa, come da tradizione dello show, ormai un vero e proprio cult.
L’attore, assieme al partner storico Greg, ha appena finito di girare la commedia surreale Gli idoli delle donne, che ha anche diretto da Eros Puglielli. Durante l’incontro i giffoner gli hanno chiesto d’improvvisare con loro – con il debito distanziamento e ciascuno rigorosamente in piedi al proprio posto – un ballo in stile John Travolta. Neppure in questo caso si è tirato indietro, anzi ha insegnato ai ragazzi un’esilarante coreografia.
Un anno come questo “me lo ricorderò tutta la vita – aggiunge – vivere tre giorni in terapia intensiva per il covid, per fortuna senza arrivare all’intubazione o al casco, uscire da lì un mese dopo e l’esplosione di un programma amato da tutti gli italiani come Lol… sono estremi che ti sbarellano, sono passato da una cosa terribile a una meravigliosa“. L’umorismo è diventato per lui molto presto nella vita anche uno strumento di difesa: “Io da bambino – racconta – ero un pochino bullizzato perché ero timido e pesavo come adesso, Ho iniziato a sviluppare altre qualità per farmi accettare. Spesso nella vita mi capita di essere triste o depresso ma combatto sempre questi stati d’animo con l’ironia e l’autoironia“.
"Arthur dice sempre che dobbiamo dedicare del tempo anche alle cose che ci piacciono, altrimenti rischiamo di dimenticare come si fa ad essere felici"
[T.J. Klune]
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