«Scrivere un brano di leggerezza è stato importante per affrontare il futuro». Colapesce Dimartino arrivano dritti al cuore della IMPACT!, portandosi dietro un pensiero che non prescinde mai dal passato anzi lo riutilizza per dare spessore ad un percorso artistico.
«L’ispirazione – dicono – non nasce all’improvviso, ma viene dal passato, e prosegue con il lavoro. Lavoriamo, collaboriamo con figure come Giorgio Moroder e Ornella Vanoni, abbiamo fatto cover di Battiato e Marianne Faithfull, Il successo è effimero, poco denso di significato. Noi lavoriamo in coppia, partiamo dalla fiducia, con uno scambio continuo, per mantenersi giovani e avere altri occhi».

Il duo, diventato un progetto di collaborazione in grado di costruire un nuovo immaginario pop, ha ricevuto il premio “Riciclo leggero” promosso dai consorzi nazionali CIAL, COREPLA e RICREA, impegnati ad avviare al riciclo gli imballaggi e i contenitori in alluminio, in plastica e in acciaio, con la motivazione legata al brano sanremese “Musica Leggerissima”, messaggero di ottimismo e fiducia nel futuro, del tutto in linea con i principi della raccolta differenziata e del riciclo e, ancora, per il brano “Cicale”, nel quale si denuncia la scomparsa della foresta e della natura in generale: «Continuiamo a cantare anche se stiamo male, siamo le cicale, le cicale, la foresta scompare, la paura ci assale, siamo le cicale, le cicale e anche se non ci piace continuiamo a cantare, pure nel dolore sotto questo rumore», così dice il testo. Lattine e vaschette in alluminio, bottiglie e flaconi di plastica, scatolette e barattoli d’acciaio compongono la raccolta differenziata “plastica metalli”, lavoro quotidiano di milioni di cittadini, in grado di rendere l’Italia una eccellenza a livello europeo. Nella fase di transizione ecologica che il nostro Paese ha scelto di attuare. «Siamo onorati di consegnare questo premio speciale a una coppia di giovani artisti che ha saputo diffondere valori positivi, facendosi portavoce di un messaggio importante» commentano i responsabili della comunicazione di Cial, Corepla e Ricrea, Gennaro Galdo, Eleonora Brionne e Francesco Carluccio. «La caratteristica distintiva degli imballaggi in alluminio, plastica e acciaio è la leggerezza, qualità celebrata anche dal loro apprezzatissimo brano. L’economia circolare è l’economia del futuro e noi abbiamo la responsabilità di continuare a sensibilizzare i cittadini, in particolar modo le nuove generazioni, educandoli a comportamenti virtuosi. Ci fa piacere consegnare questo premio, per parlare di ambiente attraverso la musica, anche del vostro territorio». Questo, in sintesi, lo spirito del premio e le ragioni della scelta caduta sui due cantautori siciliani.

Con gli occhi spalancati per lo stupore Rocco Fasano arriva a #Giffoni50Plus, per lui è la prima volta, curiosissimo di scoprire una realtà che però conosceva da tanto. “Siete meravigliosi, ragazzi – ha esordito in Sala Truffaut – sembrate una grande famiglia piena di autenticità ed energia. Giffoni non è un festival, è un’esperienza, e resta veramente unico nel panorama delle manifestazioni cinematografiche. Per me essere qui è una bellissima emozione”. L’attore ha rivissuto con i juror le ultime esperienze lavorative, in particolar modo la serie SKAM Italia: “ Sono grato a questo set che mi ha fatto crescere, mi ha lasciato amici per la vita e mi ha permesso di realizzare un sogno”.
Rocco Fasano ha appena terminato le riprese della serie inglese Hotel Portofino, prossimamente su Sky, dopo il successo del film “Non uccidere”, ribattezzato il “Twilight italiano” per la sua somiglianza con il collega Robert Pattinson: “Peccato essere usciti su piattaforma e non al cinema, soprattutto per la grande cura con cui lo abbiamo realizzato. La sala resta un’esperienza unica, ma sono contento che almeno sia stato visto”. Al giffoner che gli ha chiesto un consiglio per intraprendere una carriera nel mondo della recitazione, l’artista (diplomato al conservatorio e iscritto alla facoltà di medicina) ha risposto: “ Questo è un mestiere particolare, lontano dalla routine. Per farlo il primo ingrediente resta la fiducia anzi la fede in se stessi, quella voglia bruciante di esprimersi. Ci sono tanti ostacoli perché i no saranno sempre più numerosi dei sì, ma se hai la passione autentica e sai di non poterne fare a meno perché ti manca come l’aria, allora non ti lasciare abbattere. Preparati perché questo lavoro non solo si fa ma si studia anche e tanto”.
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