L’Agnello
Regia di Mario Piredda, drammatico, – Italia, Francia, 2019
Interpreti: Nora Stassi, Luciano Curreli, Piero Marcialis, Michele Atzori
Lunedì 6 giugno, ore 22.18, Rai 5, canale 23; durata: 97′
Opera prima di Mario Piredda, presentata alla Festa del Cinema di Roma nel 2019 nella sezione Alice nella città, per la quale la protagonista Nora Stassi ricevette la menzione speciale come migliore attrice. Ma non fu l’unico premio ricevuto, l’attrice vinse anche l’ANDE-Efebo d’oro come migliore attrice esordiente, una menzione speciale al Social World Festival, al Gold Elephant World – Catania Film Festival e il Prix d’Interpretation. Tra i numerosi premi assegnati al film, ricordiamo il Prix Meilleur Long Metrage al Festival International du Film de Aubagne e miglior film all’Annecy cinéma italien 2020.
Nora Stassi interpreta brillantemente la giovane Anita, una sedicenne che abita in prossimità di un’area militare in Sardegna. Suona la batteria e lavora come cameriera in un albergo. Ha perso la madre anni prima e ora vive con suo padre Jacopo, gravemente malato di leucemia. Purtroppo, né lei né suo nonno, i parenti più prossimi a Jacopo, risultano compatibili per il trapianto di midollo che potrebbe donare una speranza di salvezza. Ma esiste una possibilità: Jacopo ha un fratello che vive dalla parte opposta dell’isola, Gaetano, con il quale, però, non ha più alcun tipo di rapporto a causa di un vecchio dissidio. Riuscirà Anita a convincere lo zio Gaetano a salvare la vita a Jacopo?
Mario Piredda conduce lo spettatore a percorrere i sentieri dell’animo umano tra l’orgoglio e il legame di sangue, tra la dolcezza e la determinazione, tra la disperata ricerca di vivere e l’ineluttabilità della morte, in un film interamente girato in Sardegna, ove le immagini si susseguono accarezzando la dicotomica conformazione geografica dell’isola, tra ruvide montagne e mare cristallino. In questo sguardo su un paesaggio incontaminato e libero si erge quell’area militare recintata con filo spinato, nella quale i mezzi corazzati sembrano sottolineare la presenza della natura dell’uomo: quella di distruzione o di difesa? La risposta è nell’agnello…forse.
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