Intrattenimento, adrenalina e pure atmosfere orientali è ciò che vi proponiamo oggi con Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino.
Questo libro da oltre 600 pagine può spaventare per la mole ma si legge tutto d’un fiato. Riesce a catturare il lettore già dalle prime righe ed è difficile interromperne la lettura.
Era come se Masako fosse circondata da una barriera che impediva alla gente di avvicinarla, come se portasse una specie di sigillo che contraddistingue chi lotta da solo contro il mondo intero.
La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nell’ingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è tolta la cinghia dei pantaloni e l’ha stretta intorno al collo del disgraziato. Kenji ha tentato di afferrare la cintura, ma non ne ha avuto il tempo. La cinghia gli è penetrata subito nella carne. È stato buffo vedere come il collo di Kenji si sia piegato all’indietro e le mani abbiano cominciato ad annaspare disperatamente nell’aria. Sì, buffo, veramente buffo, poiché un uomo così, un infelice che beve e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie, non meritava certo di vivere! Le gambe abbandonate storte sul pavimento di cemento dell’ingresso, accasciato sulla soglia, la testa tutta girata, Kenji, a un certo punto, non si è mosso più.
Yaoyoi gli ha messo allora una mano sul collo per sentire le pulsazioni. Niente. Sul davanti dei pantaloni ha visto una macchia bagnata. E ha riso, stupefatta della forza furiosa, della crudeltà di cui era stata capace. Ha riso anche quando Masako e Yoshie, le fedeli amiche, l’hanno aiutata trasportando il cadavere a casa di Masako, tagliandolo a pezzetti e gettando poi i resti in vari bidoni d’immondizia.
Straordinario thriller che ha per protagoniste quattro amiche (la dolce e graziosa Yayoi, l’intelligente e coraggiosa Masako, Yoshie, la madre angariata da una figlia capricciosa e da una suocera invalida, Kuniko, la trentenne derubata dal marito e minacciata da un usuraio) che si conoscono in una puzzolente fabbrica di cibi precotti e che scoprono insieme il gusto della rivolta e il fascino e il business del crimine, Le quattro casalinghe di Tokyo, come accade spesso nei buoni romanzi polizieschi, illumina ciò che accade in un mondo in cui la tradizione si rompe come la pazienza di Yaoyoi: improvvisamente come un filo.
Non si può vivere senza fidarsi di nessuno. Perché significherebbe non fidarsi neppure di se stessi.
Grazie a questo romanzo ci possiamo immergere nel Giappone crudo e vero e ben diverso da quello romantico e onirico a cui siamo abituati grazie ai romanzi, film e anime in stile kawaii. Quello che ci racconta Natsuo Kirino è il Giappone della classe operaia, delle donne che devono limitarsi ad essere delle brave mogli e delle brave madri e andare a lavorare di notte in fabbrica per poter aiutare economicamente la famiglia, delle apparenze che sono sempre più importanti di ciò che succede all’interno delle mura di casa e che vanno preservate ad ogni costo.
Masako però non ci sta, non accetta più di essere eternamente insoddisfatta della vita che ha dovuto accettare, con un marito che non la guarda nemmeno in faccia da anni e un figlio che ha smesso di rivolgerle la parola. Anche se ha solo una quarantina d’anni, non è più giovane per gli standard di quel mondo, ma non vuole assolutamente arrendersi e coglie al volo la svolta che finalmente il destino le presenta anche se non è facile e la metterà molto in pericolo. Inizia aiutando l’amica per finire a chiudersi in un business molto redditizio da mercato nero.
Adesso che si era chiusa tutte le porte alle spalle, non le rimaneva che trovare una nuova porta e sparire
Il fatto che l’autrice (Mariko Hashioka) abbia usato uno pseudonimo maschile per pubblicare questo romanzo fa molto riflettere. La storia è davvero straordinaria, con un ritmo incalzante dalla prima all’ultima pagina e ci fa immergere in una cultura molto diversa dalla nostra mostrandoci quanto sia estremamente difficile per una donna, farsi sentire in un mondo ancora fin troppo maschilista e patriarcale e fortemente legato al concetto di sottomissione. In questo libro non c’è amore ma solo una gran voglia di ribellione e libertà. Le atmosfere noir e thriller che fanno da contorno alla storia rendono il tutto un vero intrattenimento che porta ad un epilogo sensazionale e per nulla scontato.
Autore: Natsuo Kirino
Genere: Narrativa
Anno: 2019
Pagine: 652
Casa Editrice: BEAT
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