Era probabilmente l’ospite piu’ atteso di tutta la manifestazione e le aspettative non sono state deluse, né in termini di pubblico in sala né per quanto riguarda la particolarità e la piacevolezza dell’incontro. Introdotto da una clip che raccoglieva alcune delle scene piu’ divertenti che lo vedevano protagonista (tratte da film come ‘Ti presento i miei’, ‘Zoolander’ e ‘Tropic Thunder’), a salire sul palco del palacongressi di Taormina la mattina del 19 giugno è stato il mitico Ben Stiller.
Acclamato dal pubblico, l’attore e regista statunitense ha parlato un po’ della sua carriera e dei suoi esordi rivelando particolari molto interessanti: “Il mondo dello spettacolo è parte della mia vita. Volevo diventare regista sin da quando avevo 7-8 anni e iniziavo ad appassionarmi al cinema. Per quanto riguarda la recitazione è un qualcosa che è nato dopo il desiderio di diventare regista anche se è sempre stata nel mio DNA dato che entrambi i miei genitori sono a loro volta attori. Mi sono sempre piaciute le commedie ma non avevo mai pensato di poter diventare un attore comico onestamente, l’ho capito probabilmente quando a 20 anni partecipai ad uno spettacolo teatrale a New York in cui interpretavo un ragazzo dell’esercito che pur di attirare l’attenzione del padre voleva attaccare e recitai un monologo: sentendo le risate del pubblico ho capito che forse era quella la mia strada”. Ma quali sono i modelli di Ben Stiller? La risposta è sorprendente: “Quando ero giovane ed iniziavo ad approcciarmi a questo mestiere mi piacevano molto Al Pacino, Scorsese e Coppola poi crescendo ovviamente ho iniziato ad apprezzare anche molti attori comici come Steve Martin. In ogni caso ammetto che mi piacerebbe anche fare film di diverso genere tra loro oltre alle commedie”.
Figlio di attori e padre di due bambini Stiller racconta: “Mio padre cercavamo di proteggermi perché conosceva già bene questo mondo e non voleva che subissi troppe delusioni. Mia madre invece ha cercato di incoraggiarmi sin dal principio per spronarmi a fare ciò che volevo fare e credo sia proprio quello che ogni genitori dovrebbe fare. I miei figli sono ancora piccoli quindi per ora preferirei che continuassero a giocare e a divertirsi piuttosto che entrare nel mondo del lavoro”. Un mondo in cui inevitabilmente si creano rapporti e amicizie che vanno ben oltre il set come racconta lo stesso attore: “Ho tanti amici, come Owen Wilson e Jack Black che conosco da quasi 20 anni. Abbiamo cominciato tutti piu’ o meno contemporaneamente e anche se non lavoriamo insieme cerchiamo di vederci. In particolare ho un bellissimo rapporto proprio con Owen perché mi fa divertire parecchio anche fuori dal set e credo che la nostra amicizia non passerà mai. Non facciamo progetti insieme solo perché siamo amici ma perché penso sia un grande attore e anche se, a dire la verità, ora è un po’ che non collaboriamo spero di poter lavorare con lui ancora molto presto”. E proprio su Wilson rivela: “L’avevo scritturato per il film ‘Il rompiscatole’ ma al provino era stato proprio disastroso anche se divertente. Io dissi che non era stato un granché ma il produttore lo volle prendere ugualmente e penso che alla fine sia andato alla grande anche in quel film!”.
L’attore poi spiega anche il suo modo di approcciarsi ad un film: “Cerco sempre di rapportarmi ad un personaggio, anche quando si tratta di una commedia, come se fosse una storia vera. Per esempio la scena della valigia in ‘Ti presento i miei’ in cui attacco verbalmente la hostess non è stata divertente da girare ma il risultato lo è. Poi penso che anche così il pubblico si affeziona al personaggio e sente un’empatia nei suoi confronti. Poi ovviamente dipende anche dal personaggio, in ‘Zoolander’ si creavano situazioni piu’ comiche..”. L’argomento successivo è proprio ‘Zoolander’ che, come dice lo stesso attore, pur non avendo avuto un grande successo al botteghino al momento dell’uscita oggi rappresenta una delle prove piu’ belle di Stiller: “In questo film voglio mostrare il lato ridicolo della moda in cui se qualcuno dice che una cosa è bella verrà sicuramente accettata come tale. In generale mi piace mostrare il lato un po’ folle dello showbiz perché è anche qualcosa che diverte il pubblico. Poi comunque tutti gli attori sono persone molto particolari e per certi versi un po’ pazzi perché devono riuscire a piacere al pubblico e mi piace molto prendere in giro tutto ciò, me compreso. Per quanto riguarda questo film posso anche dire che è nato da un cortometraggio che avevamo ideato per un premio di moda e poi decidemmo di farne un film. Non ebbe un successo immediato ma, nel corso degli anni, è stato sempre piu’ apprezzato. Un sequel? Vediamo, ci stiamo pensando da tempo però non so quando uscirà”.
Come detto prima la carriera di Ben Stiller come attore comico è partita dal teatro e su questo l’attore dice: “Quando sei sul palco e senti le risate del pubblico provi una sensazione unica che il cinema non ti puo’ dare. Ho degli amici come Chris Rock che continuano a fare i comici a teatro e sono veramente fantastici, però mi piace anche lavorare sul set perché hai piu’ tempo per curare le scene ed il lavoro”. Come già detto non solo attore, ma anche regista anche se non nega di divertirsi a lavorare con altri: “Mi piace molto lavorare con altri registi. Penso ad esempio a quando ho lavorato con Wes Anderson: è stato fantastico perché sapeva già tutto e bastava entrare nel suo mondo. Ogni regista è un sognatore perché conosce tutti i dettagli del lavoro che vuole realizzare e dipende tutto da ciò che vuoi fare. Forse è proprio questo il bello di essere regista”.
Spazio anche per parlare delle webseries che, nel corso della rassegna siciliana, avranno un premio tutto loro: “Io credo che le webseries siano un’opportunità incredibile perché si possono fare film con budget molto ridotti e darle direttamente al pubblico. Quando ho cominciato io non si poteva fare, oggi puoi fare un film con pochi soldi e riuscire a realizzare ciò che piu’ ti piace. Anche per questo cerco di aiutare la gente che ha un grande talento e lavora a queste cose e che ha bisogno solo di un po’ di supporto. Oggi con internet è tutto piu’ facile perché il pubblico ha l’opportunità di scegliere ciò che piu’ gli piace e di guardare le cose che piu’ si avvicinano ai loro gusti”.
Si parla anche del suo ultimo film, ‘I sogni segreti di Walter Mitty’: “E’ un remake di un film fatto negli anni ’70, mi è arrivata la sceneggiatura e mi è piaciuta molto anche perché c’è qualcosa in quel personaggio che mi assomiglia”. Gli viene chiesto anche perché le commedie non ricevono grande attenzione agli Oscar e l’attore molto serenamente dice: “In passato è successo che venissero considerate, però non saprei perché oggi non sia piu’ così. Penso però che col tempo l’Academy si renderà conto del successo che ricevono anche se per chi fa commedie non è la priorità puntare all’Oscar, ci interessa di piu’ avvicinarci al pubblico”. Al termine dell’incontro la star di ‘Una notte al museo’ ha rivelato che gli piacerebbe interpretare un cattivo in futuro e ha aggiunto: “Il segreto per diventare Ben Stiller? Non c’è alcun segreto ho semplicemente fatto ciò che mi piaceva fare”. Da segnalare anche un divertente siparietto durante l’incontro in cui un bambino del pubblico ha avuto la possibilità di fare una
domanda chiedendo se poteva farsi un foto con l’attore che, molto simpaticamente, ha fatto salire il bimbo sul palco per accontentarlo.
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