Terminata l’euforia post-incontro con Ben Stiller, a salire sul palco del palacongressi di Taormina è stata l’eterna Melanie Griffith. Pur mettendo in mostra un’evidente imbarazzo l’attrice statunitense ha comunque risposto alle domande del direttore Mario e del pubblico parlando non solo della sua carriera ma anche della sua famiglia: “Credo che una madre debba essere piu’ interessata ai figli che al lavoro altrimenti è un vero problema. Mia madre era una grande attrice ma comunque mi dava grande attenzione e così cerco di fare anche io. Mia figlia adesso sta crescendo (La figlia è Dakota Johnson, ’50 sfumature di grigio’ ndr) e si è già affacciata in questo mondo: non è sicuramente facile essere figli d’arte perché devi dimostrarti credibile, ma credo che lei abbia già superato quella fase”.
Ma cosa vuol dire essere attori? La Griffith spiega: “Quando interpretavo un personaggio ero sempre me stessa perché bisogna essere “reali” per essere credibili. Non era un grande sforzo, viene naturale. Entri nel personaggio non appena ti scritturano e già lì cominci a lavorare su ciò che potresti fare e su come immedesimarti. Mi piace molto far ridere e forse l’errore della mia carriera è stato abbandonare le commedie, perché sarei rimasta un’attrice seria pur continuando a fare quel genere. Spero però che ricapiti l’occasione di riprendere questo tipo di lavori”. Quando le viene chiesto qual è stato il momento piu’ significativo della sua carriera l’attrice dice: “Sicuramente ‘Qualcosa di travolgente’ perché ho iniziato ad attirare l’attenzione del grande pubblico e a ricevere qualche candidatura a premi importanti”.
Come già detto la Griffith è figlia d’arte dato che la madre era anche lei attrice, si parla quindi anche dei ricordi che cinematograficamente parlando le ha lasciato: “Quando avevo 8 anni mia madre interpretò un film con la Loren e con Chaplin. E’ stato molto bello anche perché Sofia fu davvero molto affettuosa con me e anche grazie a questa donna ho capito che potevo fare ciò che stavano facendo loro. E’ stata davvero fantastica con me e ha avuto un grande effetto sulla mia vita”. Pur avendo esplicitamente chiesto di evitare domande di natura privata (anche da parte del pubblico) l’attrice spende qualche parola per Harrison Ford con cui ha avuto modo di lavorare: “Era così bello, sexy.. Ma anche così sposato! Per quanto c’abbia provato non c’è stato molto da fare (ride ndr)”.
L’interprete di ‘Celebrity’ ha ammesso di non essere molto preparata in materia di cinema italiano e non ha saputo indicare un solo nome tra quelli dei registi statunitensi con cui le piacerebbe collaborare, a chi le ha domandato però con quali altri attori ha legato di piu’ ha detto: “Conosco un po’ tutti nell’ambiente e ho in generale un ottimo rapporto con tante persone. Sicuramente però posso dire di essere grande amica di E.Longoria e di J.Fonda”. Particolare anche il racconto che fa su Hitchcock su cui la Griffith dice: “Era una persona molto strana, lo conobbi perché mia madre ci lavorò. Un natale mi regalò una scatola che assomigliava quasi ad una bara al cui interno c’era una bambola che assomigliava a mia madre e fu molto strano (ride ndr). Davvero una persona particolare”.
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