Dopo 20 anni di cinema, di protagonisti e di emozioni Capalbio Cinema ripensa la missione del festival. Così la kermesse, che per vocazione e DNA ha avvicinato i giovani ai Maestri e ha scommesso sul dialogo tra cinema e altre discipline, si pone nuovi traguardi. La 021edizione, che si terrà dal 24 al 27 luglio, sarà tutta all’insegna della RI/GENERAZIONE e dedicata ai maestri del futuro, ovvero i giovani talenti a cui il festival si rivolge e sui quali, con spirito di rifondazione, vuole scommettere.
Nella prospettiva della Ri/Generazione e con uno sguardo rivolto ai giovani talenti e ai maestri del futuro, Il Festival ha stretto un accordo con il Centro Sperimentale di Cinematografia. Per questo saranno presentati 5 interessanti lavori di diploma di altrettanti promettenti giovani cineasti. A questi, per una continuità ideale tra gli autori di oggi e quelli di domani, saranno mostrati al pubblico del Festival 4 lavori di diplomi di affermati registi: Danza Macabra di Gustavo Dahal, Incontro di Notte di Liliana Cavani, La Colpa e la Pena di Marco Bellocchio, Passeggiata di Buon Mattino di Folco Quilici.
Quella con il Centro Sperimentale di Cinematografia è una vetrina fortemente voluta dal festival che nel suo anno 021 guarda al futuro del cinema e stabilisce un ponte tra i maestri di oggi e quelli che verranno. Madrina del Festival sarà la giovanissima attrice Francesca Cardinale, neo-diplomata del Centro Sperimentale. “La ventunesima edizione, con lo Zero davanti (021) – dice Tommaso Mottola – esprime il nostro desiderio di rinnovarci e di provare a immaginare i prossimi ‘20 anni di Capalbio Cinema’ insieme ai giovani filmmaker e alle grandi istituzioni internazionali.”
La mattina di sabato 26 luglio si terrà l’incontro pubblico Ri/Generazione che nasce dalla riflessione sul tema della Ri/generazione nelle sue numerose accezioni artistiche. Tra i partecipanti accanto al direttore del Festival Tommaso Mottola, Walter Veltroni, Pietro Scalia, Paul Federbush, Laura Delli Colli.
A seguire l’attesa intervista di Laura Delli Colli a Walter Veltroni. Dalla passione politica a quella cinematografica per tracciare il ritratto privato di un intellettuale attivo nella vita culturale di questo paese.
Politico, scrittore, saggista e regista di cinema, Veltroni è al Festival in veste di giurato ma anche nelle vesti di autore esordiente che si confronterà sul cinema di oggi e sul futuro del cinema. Il festival gli dedicherà un omaggio con la proiezione di Quando c’era Berlinguer. Un affresco narrativo sulla vita di Berlinguer in cui sono raccolti i ricordi personali dell’autore con quelli dei protagonisti del tempo.
Ospite d’onore dell’edizione 021 sarà il premio Oscar Pietro Scalia che terrà una master class per i giovani autori in concorso a Capalbio, i diplomati del Centro Sperimentale di Cinematografia ma rivolta anche al pubblico del festival.
Con uno sguardo al futuro del cinema da quest’anno nasce un nuovo premio: il Ri/Generazione Award. Si tratta di una premessa alla nuova struttura del nascente Capalbio LAB che il festival svilupperà nell’arco del prossimo anno. Il Premio Ri/Generazione consiste in una borsa per una residenza artistica destinata a tre promettenti registi che potranno risiedere a Capalbio per due settimane nell’arco del 2015, con lo scopo di lavorare su un progetto, un soggetto e una sceneggiatura di un lungometraggio. Il progetto sarà sostenuto da una tutorship del Capalbio LAB.
In quest’ottica Paul Federbush, direttore del Sundance Festival, e Michelle Satter, fondatrice del programma inaugurale del Sundance Institute, saranno a Capalbio per stabilire un dialogo in una prospettiva di internazionalizzazione del festival. Capalbio dunque come crocevia ideale e luogo dove i giovani talenti possano collaborare tra loro.
Tra gli eventi speciali del Festival Capalbio Cinema rende omaggio a Alain Resnais, scomparso a marzo, che è stato uno degli ispiratori della Nouvelle Vague, forse il più ribelle e il più nobile e che ha sempre avuto la capacità di rinnovare e RI/generare il proprio cinema. Il festival presenterà L’An 01di Jacques Doillon, Alain Resnais e Jean Rouch. Un film di ieri ma che è stato emblematico delle contestazioni degli anni ‘70 toccando temi veri e attuali ancora oggi. Per questo Capalbio lo ripropone come tributo ad un grande maestro.
Per i giovani autori a cui il festival rende omaggio Fabio Mollo, classe ’80. Il suo primo cortometraggio Giganti è stato il Saggio di Diploma del Centro Sperimentale ma è diventato molto di più. Giganti ha avuto un’ottima accoglienza in America e ha vinto premi in tutto il mondo. Capalbio gli dedica un riconoscimento presentando il suo primo lungometraggio: Il Sud è niente: da Reggio a Cannitello il Sud attraverso lo sguardo magico di una ragazza che non vuole andar via.
Il Festival propone, inoltre, un Focus sulla Romania che presenta il meglio della cinematografia breve rumena. In relazione al tema dellaRi/Generazione ci fa conoscere la nuova generazione di cineasti rumeni che si sta affermando nei maggiori festival internazionali. Il Focus Romania propone tre sottosezioni tra loro complementari con ben 14 sorprendenti cortometraggi. Il Focus si pone inoltre nella linea del dialogo con la comunità rumena di Maremma ormai da anni perfettamente integrata nel territorio capalbiese. Capalbio, dunque, come luogo di incontro e di confronto ma anche di radicamento del rapporto con il territorio in un’ottica di sinergia culturale tesa a riaffermare identità e differenze.
Con uno sguardo rivolto al futuro Capalbio volge attenzione alle nuove tendenze della rete perché la Ri/Generazione viene anche da li. Per questo, a partire da quest’anno, il festival si apre alle web-series stringendo un’alleanza con il Roma Web Fest. Il primo Festival italiano ufficiale delle web series che promuove un modello di raccordo tra mercato cinematografico tradizionale, nuovi autori e giovani produzioni che utilizzano il web come canale produttivo e distributivo in una prospettiva di un cinema più aderente alle nuove tendenze della rete.
Quest’anno le nuove proposte del Cinema breve, riassunte nella sezione del concorso internazionale, comprendono 15 cortometraggi provenienti da altrettanti paesi europei e del resto del mondo che saranno valutati da una giuria composta dal montatore premio Oscar Pietro Scalia, dal regista e sceneggiatore Marian Crisan, dal direttore editoriale di Feltrinelli Alberto Rollo, dal politico, scrittore e regista Walter Veltroni e dalla regista Elisa Fuksas.
La giuria del Premio A World of Maps al regista rivelazione del concorso internazionale è composta dal produttore e direttore del Sundance Festival Paul Federbush e dal giornalista e critico cinematografico Federico Pontiggia.
Capalbio Cinema, diretto da Tommaso Mottola è stato fondato da Stella Leonetti. Padrino del Festival fu all’epoca Michelangelo Antonioni. Il Festival è realizzato in collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana e ha il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Toscana, dell’Italian Trade Agency, del Comune di Capalbio e del Comune di Orbetello, e i patrocini di tutte le maggiori organizzazioni del cinema italiano tra cui: ANICA, AGPC, ADCI, AGIS SCUOLA, FICE, SNGCI. Dopo 5 anni il festival saluta il ritorno di importanti sponsor, BNL Gruppo BNP Paribas, Kairos Partners SGR, Marsh e Vilebrequin, che credono nel cambiamento che il Festival sta portando avanti .
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