Quando Richard Brown, docente universitario di mezza età dotato di una considerevole dose di humour nero, scopre di avere un cancro terminale ai polmoni, azzera di colpo la sua vita precedente per lanciarsi senza rete in un carpe diem privo di regole e morale, disdegnoso della mediocrità ma al tempo stesso privo di eroismi. I suoi studenti sono i primi a scoprire gli effetti di questo ribaltamento di valori, e poco per volta iniziano ad adorare questo professore di letteratura eccessivo e irriverente. Il peggiorare della malattia inizia a farsi sentire, e l’incalzare della fine coincide con un crescendo dolceamaro di paradossi umoristici e un finale simbolico senza colpo ferire.
Il ritorno di Johnny Depp al cinema, oltretutto in una produzione indipendente, ne fa la star assoluta di questo divertissement tanatologico, commedia noir ascrivibile alla infinita filmografia americana dedicata alle “cancer stories”. La malinconia di Depp, che anche qui non rinuncia alla riga di kajal e sfoggia una pettinatura romantica che richiama il viadante di Caspar Friedrich, funziona anche in questo film non indimenticabile ma sicuramente divertente e non privo di pregi.
Anche lontano dalle maschere poetiche del padre-pigmalione Tim Burton, Depp è come sempre attore di razza, anche in un film che irrimediabilmente riporta al professor Keating di Robin Williams in L’Attimo Fuggente. Ma l’anticonvenzionale Richard non è certo il mentore che sa fa volare in alto i ragazzi, che si confonde con i loro drammi e le loro speranze e che sa essere autentico insegnante di vita. Richard Brown non ha nulla di particolare da insegnare, se non la grande forza dell’ironia, il rifiuto anarchico delle convenzioni, degli stereotipi, della banalità. Certo, non è poco, ma ogni cosa si accheta nella satira onnicomprensiva che tutto scioglie in una risata e che ha il nonsense per filosofia.
Se beffa alla faccia della morte deve essere, allora il regista Wayne Roberts decide che lo sia fino in fondo, prenendosi gioco anche della fiera dei buoni sentimenti che lo spettatore si aspetterebbe. Qualche attimo di commozione è riservato per l’epilogo, verso la fine dei capitoli in cui è diviso il film, e l’addio agli affetti, alla tenera figlia lesbica e alla moglie con la quale tutto sembrava perduto, è l’unico momento in cui il sentimento riesce a riaffiorare e prendere fiato.
Anche in questo ruolo Depp riesce a trasferire nel protagonista il suo piglio ribelle e anticonformista, e a dare tridimensionalità a un personaggio fuori dagli schemi, che con una sceneggiatura diversa avrebbe potuto toccarci più nel profondo.
Il regista sceglie l’ironia tagliente come linguaggio esclusivo, e il film non riesce a prendere il volo, come gli studenti del professor Richard. Quando sembra avvicinarsi a toni che potrebbero ricordare la devastante ironia di American Beauty, il racconto vira nuovamente senza prendere quota, e rimane un buon film dove si ride di cuore dei paradossi intelligenti e delle contrapposizioni dissacranti. Ma non si vola.
- DATA USCITA:
- GENERE: Commedia, Drammatico
- ANNO: 2018
- REGIA: Wayne Roberts
- CAST: Johnny Depp, Zoey Deutch, Ron Livingston, Danny Huston, Rosemarie DeWitt, Odessa Young,
- DURATA: 90 Min
- DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures
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