Tootsie
Regia: Sidney Pollack; Commedia/Romantico; USA, 1982.
Interpreti: Dustin Hoffman, Jessica Lange, Teri Garr, Charles Durning
Ore 21:15, La 7, Canale 7; durata: 116’
Quando nessuno, da Broadway a Hollywood, vuole più finanziare la commedia di un attore di talento, ecco arrivare il film di Sidney Pollack, con tutta l’effervescente polemica di un exploit ancora oggi irresistibile dopo i trentanove anni dalla sua uscita. Tootsie è stato inserito al secondo posto tra le migliori commedie americane di tutti i tempi nella classifica stilata dall’American Film Institute nel 2000. Il film ha in comune con il primo posto, mantenuto dall’intramontabile A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, il tema del travestitismo e l’inconfondibile talento dei protagonisti. Ma Tootsie è anche e soprattutto un clamoroso “one man show”, quello del meticoloso attore Michael Dorsey interpretato da Dustin Hoffman il quale, nel perenne e disperato tentativo di sbarcare il lunario, si traveste da Dorothy Michaels e trova un posto in una popolare sit com dove il suo aspetto mascolino incontrerà l’appeal adatto a mettere in burla i nuovi umori reaganiani.
Scrittura strepitosa, aspetti sociali in primo piano e condizione dell’attore calato nel suo tempo (Michael è un perfezionista destinato a scontrarsi sovente con i suoi registi e per questo non ha mai un lavoro sicuro), sostengono Tootsie in una miscela frizzante per occasioni di comicità e intensità e motiva. Michael diventando Dorothy dovrà vedersela con le avance del suo capo, con equivoci e manrovesci in una corsa forsennata che prevede anche il suo innamoramento per la collega Julie e l’avvio verso un finale in cui i tanti nodi si sciolgono nel ristabilimento di una verità dove la sorpresa ancora una volta si rinnova. Pollack dirige con adesione perfetta una sceneggiatura che non perde un colpo e sprizza tutto il respiro di ammirazione per gli interpreti dell’Actors Studio e per il mondo degli attori a cui il film è dedicato. Con un cast in piena complicità attorno a un Dustin Hoffman in stato di grazia (Jessica Lange nella parte di Julie è magnetica e vince l’Oscar, ma la brava Teri Garr non è da meno nel ruolo di Sandy, un’aspirante attrice con problemi di depressione), Tootsie tiene banco nei suoi accenti imprevedibili grazie alla performance di un attore generoso il quale, senza mai fermarsi, ci squaderna con divertimento la condizione dell’artista costretto a travestimenti che diventano una forma di sopravvivenza, perennemente in equilibrio sul filo del tempo e della frenesia. Una condizione evocativa degli anni Ottanta in cui si diffonde il monito: “se vuoi la tua occasione, creala”.
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