Sono cinque i film in corsa per rappresentare l’Italia ai premi Oscar 2020. Per la passata edizione erano stati 21 i film a presentare la propria autocandidatura, mentre quest’anno i titoli sono solo cinque, usciti tra il 1º ottobre 2018 e il 30 settembre 2019.
Sono: Il Primo Re, di Matteo Rovere: Il Traditore, di Marco Bellocchio, Il Vizio della Speranza, di Edoardo De Angelis, La Paranza dei Bambini, di Claudio Giovannesi, e Martin Eden, di Pietro Marcello.
Uno di questi, dopo che l’Anica avrà ufficializzato la sua scelta il 1° ottobre, concorrerà per la statuetta al Miglior Film Straniero.
Diretto da Matteo Rovere, è sicuramente il film più innovativo del nuovo cinema italiano. Film di grande potenza emotiva ed evocativa, ricostruisce in latino arcaico il mito della fondazione di Roma. In una ambientazione naturale dai paesaggi incontaminati e selvaggi, la vicenda narrativa sulla fondazione del più grande impero di sempre pone lo sguardo su Remo, interpretato con superba intensità da uno dei nostri attori migliori, Alessandro Borghi.
Marco Bellocchio racconta la vicenda di Tommaso Buscetta, il primo grande pentito della storia della mafia. Buscetta è un uomo solo nella tormenta degli anni più scuri della lotta condotta da Falcone e Borsellino; un antieroe, ma definirne anche la dimensione umana, che è uno dei pregi del film, ha rischiato di creare dei fraintendimenti. L’ottimo Pier Fancesco Favino, che ha operato su se stesso un lavoro di mimesi accurato, modificando la sua voce e la gestualità.
Trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Roberto Saviano, “La paranza dei bambini”, è diretto con sensibilità da Claudio Giovannesi. Il film racconta le vicende di un gruppo di adolescenti del rione Sanità a Napoli, che si fanno strada nel mondo della criminalità con le armi e con lo spaccio di droga. “La Paranza dei bambini”, in dialetto con sottotili, è stato premiato all’ultimo Festival del Cinema di Berlino con l’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura.
Edoardo De Angelis cala il suo film in una geografia, fisica e umana, dominata dal degrado. Ambientato in un Casertano fotografato in una luce livida e astratta, il racconto di Maria, una ragazza indomabile asservita a una legge che appare immutabile. Riuscirà infine a scoprire, grazie a una maternità misteriosa e inaspettata, il rispetto di se stessa. Nella passata edizione della Festa del Cinema di Roma si è aggiudicato il Premio del Pubblico BNL.
Reduce dal recente successo di pubblico e di critica alla Mostra di Venezia, il Martin Eden napoletano di Pietro Marcello ha dalla sua un montaggio suggestivo con inserti documentaristici e la grande interpretazione di Luca Marinelli, che per questo ruolo ha vinto nella città lagunare la Coppa Volpi come Miglior attore. Gli americani non hanno mai amato particolarmente Jack London, autore del romanzo cui il film è liberamente ispirato, ma il film ha altre carte in suo favore.
L’annuncio delle nomination ai prossimi Oscar è previsto per il 13 gennaio 2020, mentre la cerimonia di premiazione si terrà il 9 febbraio a Los Angeles. La pellicola italiana prescelta correrà per aggiudicarsi la statuetta con altri quattro film non statunitensi.
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