Ricordato riduttivamente per il contenuto ad alto tasso erotico e citato per la celeberrima scena del tavolo della cucina – cesti di pane, farina, ogni oggetto che implica assennata cura domestica, gettato a terra per fare posto ai corpi ansimanti – ll postino suona sempre due volte, nella versione del 1981 di Bob Rafelson, rimane un film drammatico che ha fatto scuola, fuori dagli schemi del classico noir, opera d’arte a sé stante.
Quando entriamo nella vita del giramondo avventuriero Frank, che si ferma a mangiare in una taverna e rimane folgorato dalla bella e bionda moglie del vecchio proprietario greco, ci crediamo all’interno di un thriller. E difatti i due, diventati amanti, cercheranno di togliere di mezzo lo scomodo marito di lei. Ci aspettiamo di scoprire, presto o tardi, chi dei due tradirà l’altro, capire dove si trova l’inganno e quand’è che saremo colpiti, magari alle spalle, durante la doccia, dal solito colpo di scena. Come accade nel cinema furbo ed adrenalinico fatto in serie a cui siamo ormai abituati. Ma non è così.
Il grande sceneggiatore David Mamet, saggista e accademico che avrebbe vinto il Premio Pulitzer 3 anni dopo, alla sua prima esperienza cinematografica, tesse con attenzione una storia che è come la tela di penelope, più si dipana e meno si chiarisce.
Il proprietario della “Taverna delle due Querce” non per caso, è un greco. Bonario, ingenuo, rozzo, nostalgico e irrimediabilmente vecchio per Cora, una Jessica Lange al massimo del suo splendore, non è in grado di percepire e vedere quella passione che ha afferrato Frank, interpretato da Jack Nicholson e che lo stravolge e sballotta fino a fargli concepire un omicidio.
Chi colpirà però non sarà la mano di uno dei due amanti – semmai entrambi, uno alla volta – ma la mano del Destino, inteso nel senso più alto della tragedia greca – che li fa innamorare e poi gioca con le loro vite. Ad ogni istante nuovi pericoli arrivano a minacciare la felicità amorosa dei due – per i quali è impossibile non parteggiare e sempre sembra che l’inevitabile dovrà accadere. Saranno scoperti dalla polizia, confesseranno, da dove arriverà la punizione? Forse l’hanno scampata, così sembra, fino alla fine. Nel film di Bob Rafelson male e bene non esistono, buoni e cattivi neppure, esiste solo la fragilità umana, in balia dei capricci degli dei. Si ama, vive e muore per il puro divertimento del Fato.
Mamet si interroga sul senso della vita addentrandosi nei meandri della passione ed indugia sui dettagli erotici per mostrarci di che materia siamo fatti.
Frank, che è un balordo, gioca d’azzardo e perde ogni cosa, anche quel treno che forse avrebbe salvato a lui e alla sua amante la vita. Ognuno dei due, compresa Cora, perde occasionalmente il controllo e cede ai demoni della paura, tanto che Frank si lascia andare a un tradimento occasionale con una domatrice di leoni interpretata da una giovane Anjelica Huston che esibisce con sensuale fierezza il suo profilo inusuale e il suo bellissimo corpo nudo. Il risultato sarà un giaguaro – vero – nel letto. Ma proprio quando l’amore tra Frank e Cora sembra trionfare, nonostante tutto, e lui diventa un uomo disposto a difendere ciò che ama, la tragedia sempre attesa si compirà.
ll postino suona sempre due volte (The Postman Always Rings Twice) è tratto da un romanzo di James M. Cain pubblicato nel 1934, al quale il film resta molto fedele. Remake a sua volta del precedente hollywoodiano Il postino suona sempre due volte del 1946, diretto da Tay Garnett con protagonisti Lana Turner e John Garfield, tratto dallo stesso soggetto, la versione di Rafelson attinge direttamente all’Aiace di Sofocle e ci ricorda: “Noi esseri umani che siamo? Spettri, impalpabile ombra”
Genere: Drammatico, Giallo
Anno: 1981
Regia: Bob Rafelson
Attori: Jack Nicholson, Jessica Lange, John Colicos, Michael Lerner, John P. Ryan, Anjelica Huston, William Traylor, Thomas Hill, Brian Farrell, Jon Van Ness
Paese: Germania Occidentale, USA
Durata: 121 min
Distribuzione: GOLD
Sceneggiatura: David Mamet
Fotografia: Sven Nykvist
Montaggio: Graeme Clifford
Musiche: Michael Small
Produzione: CHARLES MULVEHILL E BOB RAFELSON PER FILMPRODUKTION GMBH, LORIMAR FILM ENTERTAINMENT, NORTHSTAR INTERNATIONAL
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