Oliver Twist
Regia: Roman Polanski; drammatico, UK/Repubblica Ceca/Italia/Francia, 2005
Interpreti: Barney Clark, Ben Kingsley, Jamie Foreman, Edward Hardwicke, Harry Eden, Leanne Rowe, Jeremy Swift
Ore 21.00, Iris, canale 22; durata: 125′
Roman Polanski firma un nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di Charles Dickens, pubblicato per la prima volta nel 1837 e già oggetto di numerose trasposizioni per il grande schermo, dalle primissime versioni americane del cinema muto (ricordiamo almeno quella di Frank Lloyd del 1922, con il piccolo Jackie Coogan reduce dal successo de Il monello di Charlie Chaplin) alla rivisitazione disneyana di fine anni Ottanta Oliver & Company (1988), passando per il film inglese di David Lean Le avventure di Oliver Twist (1948).
Nell’Inghilterra ottocentesca della seconda rivoluzione industriale, la storia del piccolo Oliver Twist (Barney Clark), senza famiglia, cresciuto in un miserabile orfanotrofio, che dopo alcuni sfortunati affidamenti e dopo essere entrato in una banda di ladruncoli da strada capitanati dal vecchio e arcigno Fagin (Ben Kingsley), finisce sotto l’ala protettiva di un benefattore dell’alta società, il signor Brownlow (Edward Hardwicke).
Nel film di Polanski, il dramma sociale di Dickens si permea di un intimo (sommesso) autobiografismo del regista, che attraverso le disavventure del piccolo Oliver in una Londra particolarmente cupa, sembra rivivere le proprie sofferenze di bambino ebreo, figlio di deportati, nella Polonia occupata dai nazisti.
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