Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda
Regia: Mariano Laurenti; commedia/erotico, Italia 1972
Interpreti: Edwige Fenech, Pippo Franco, Umberto D’Orsi, Karin Schubert, Pino Ferrara, Alberto Sorrentino, Gino Pagnani, Dante Cleri, Renato Malavasi
Ore 22.50, Cine 34, canale 34, durata 91′
Ambientazioni boccaccesche per un film che è diventato un cult del filone erotico italiano degli anni Settanta e che all’epoca venne vietato ai minori di 18 anni per la presenza di battute triviali, scene scabrose e nudi femminili. Ovviamente, furono proprio le forme sensuali delle protagoniste Edwige Fenech e Karin Schubert a determinarne in gran parte il grosso successo al botteghino.
Tornato dalla guerra e cornificato a sua insaputa dalla bella moglie Fiamma (Karin Schubert), Olimpio de’ Pannocchieschi (Pippo Franco) perde la testa per Ubalda (Edwige Fenech), la moglie del suo litigioso vicino Oderisi (Umberto D’Orsi) desiderata da molti uomini, e compie le imprese più impossibili per riuscire a possederla.
Mariano Laurenti, regista anche di La bella Antonia, prima monica e poi dimonia, ricordando quelle commedie sexy ha voluto mettere in risalto soprattutto l’aspetto comico: “Erano venduti come film erotici ma era un erotismo che faceva ridere, si vedeva qua e là un seno e c’erano alcune situazioni che senza tema di smentita potrei definire boccaccesche. Ma in realtà erano film comici […]. Risate semplici che però avevano un loro pubblico, anche perché all’epoca la televisione era molto castigata e le risate sul sesso bisognava farle al cinema. Erano film da girare in fretta perché le idee erano subito copiate e se si perdeva tempo si correva il rischio di vedere le proprie battute presentate in un altro film”. Parlando della Fenech, con la quale è sempre rimasto in ottimi rapporti, Laurenti l’ha definita “sempre signorile e di classe anche con niente addosso” (S. Della Casa, Storia e storie del cinema popolare italiano, Editrice La Stampa, Torino 2001, p. 94).
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