Finché c’è guerra c’è speranza
Regia: Alberto Sordi; commedia, Italia 1974
Interpreti: Alberto Sordi, Silvia Monti, Alessandro Cutolo, Marcello Di Falco, Edoardo Faieta, Roy Bosier, Enrico Marciani
Ore 21.00, Cine 34, canale 34, durata 116′
Dopo aver già firmato alcune meritevoli regie cinematografiche (Fumo di Londra, 1966 – Un italiano in America, 1967 – Amore mio aiutami, 1969 – Povere di Stelle, 1973), nel 1974 Alberto Sordi tornava dietro la macchina da presa dirigendo un film estremamente amaro sulla brama di arrivismo di quell’italiano medio di cui lo stesso Sordi, insieme agli altri grandi interpreti della commedia all’italiana tra gli anni Cinquanta e Settanta, aveva fornito una moltitudine di divertenti caratterizzazioni dando vita a vicende dai risvolti spesso tragici.
Pietro Chiocca (Sordi), commerciante romano di pompe idrauliche trapiantato a Milano per lavoro, è riuscito a raggiungere una posizione economica di rilievo grazie al redditizio business del traffico internazionale di armi, operando soprattutto nei paesi sottosviluppati dilaniati dalle guerre civili. Quando la sua attività finisce al centro di un’inchiesta giornalistica, con grande impatto sull’opinione pubblica, inizialmente i familiari di Chiocca, fino a quel momento all’oscuro del suo nuovo lavoro, reagiscono con sdegno ma poi, non volendo rinunciare all’elevato tenore di vita a cui ormai sono felicemente abituati, decidono di continuare a far finta di niente e ignorare la vera fonte di guadagno che sta all’origine del comfort che li circonda.
Scritto da Sordi assieme a Leo Benvenuti e Piero De Bernardi, Finché c’è guerra c’è speranza non convinse del tutto la critica. All’uscita del film il critico Giovanni Grazzini, per tutti gli anni Settanta presidente del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici, scrisse sul «Corriere della Sera»: “Quasi spaccato in due parti, la prima tutta buffonesca la seconda d’una drammaticità un po’ generica, il racconto non trova nella figura del protagonista un perfetto punto di fusione fra il Sordi comico e il Sordi satirico” (in: G. Grazzini, Cinema ’74, Laterza, Roma-Bari 1991).
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