Un appuntamento importante, replicato due volte, martedì 31 maggio, in occasione del giorno della nascita del regista tedesco Rainer Werner Fassbinder, la cui breve vita è stata una folgorante meteora che ha illuminato di verità, inquietudine e bellezza la cinematografia mondiale. Quanti capolavori ci avrebbe regalato ancora se non fosse morto a soli 37 anni? Eppure, per quanto così circoscritta, la sua produzione è stata feconda. La sua immagine contestata, ribelle, rivoluzionaria, mai allineata.
Il 31 maggio avremo modo di conoscere meglio la complessa personalità del regista tedesco, che visse per il cinema, autore di capolavori unici ed assoluti dalla cifra registica originale e impossibile da imitare, densi di interrogativi, malinconia, sfrontatezza, ricerca dell’assoluto, spogli da qualsiasi ipocrisia.
Il documentario del 2015 “FASSBINDER” di Annekatrin Hendel farà luce su alcuni aspetti privati della sua vita in relazione alle produzioni artistiche, mostrandocelo studente e analizzandone l’evoluzione attraverso documentari, opere scritte e interviste inedite.
- La prima proiezione del documentario “FASSBINDER” ci sarà la mattina, alle ore 10:30, presso la Casa del Cinema di Roma- Sala Deluxe, a cui seguirà un incontro con la regista Hendel con la moderazione di Giovanni Spagnoletti, scrittore e professore di Storia e Critica del Cinema. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.
- la seconda proiezione la sera, alle 19.30, presso l’Auditorium del Goethe-Institut di Roma (Centro Culturale Tedesco, Via Savoia, 15) sempre alla presenza della regista e con la moderazione del Prof. Spagnoletti.
Con il documentario FASSBINDER, a 40 anni (il 10 giugno) dalla sua morte, la regista Hendel fornisce un nuovo approccio al fenomeno Fassbinder. Il film racconta la storia di un giovane studente di grande ambizione artistica, continua a parlare del suo stile di vita scandaloso dei modi con cui ha trasformato il paesaggio culturale con la sua furiosa energia.
Il primo film di Fassbinder L’amore è più freddo della morte fu fischiato dal pubblico del Festival di Berlino del 1969. Ma nel 1982, poco prima della sua morte, il regista vinse l’Orso d’oro con Veronika Voss.
Lo spettatore scoprirà come Fassbinder ha interagito con i suoi attori, rivali e amanti e come ha affrontato le lotte di potere e la sua bisessualità attraverso le interviste con le sue star come Hanna Schygulla, Irm Hermann e Margit Carstensen e con amici e sponsor come Harry Baer, Thomas Schühly, Günter Rohrbach, Volker Schlöndorff e Juliane Lorenz.
Fassbinder, il film, racconta di 37 anni di auto-immolazione e ricostruisce l’origine della rabbia, della volontà, dell’audacia e della convinzione di Fassbinder che gli ha permesso di diventare ciò che era ed è.
L’evento è realizzato dalla Viggo con il Goethe-Institut e la Casa del Cinema.
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